In quanto uomo di chiesa e rappresentante di Dio, si potrebbe pensare che Salvatore Salvi sia un pilastro quando si tratta di sostenere il celibato e l’autocontrollo. Ma come scopre Adrian Smallwood, non è proprio così che il suocero vede il suo ruolo in questa comunità religiosa. In realtà, Salvi è un ardente difensore dell’espressione sessuale, come diventa subito evidente quando si confronta con Smallwood, la cui reputazione di sodomia lo precede chiaramente.
Dal punto di vista teologico, non siamo proprio sicuri dell’ammonizione di Salvi secondo cui succhiare un cazzo equivale a fare la comunione, ma chi può sperare di resistere al fascino cieco del bel fusto? In effetti, se Padre Salvi insiste sul fatto che Dio ama i cazzoni, chi diavolo siamo noi per contraddirlo? Basti dire che le istruzioni dell’uomo vengono rapidamente adottate dal suo giovane protetto, che si ritrova presto in ginocchio a succhiare la vita dal bellissimo cazzo di Salvi e a leccare il culo dell’uomo più anziano. Ma il carattere del mentore è tale che non sarà mai soddisfatto finché non avrà infilato il cazzo di Smallwood nel suo buco; per questo motivo, il senso di sollievo sul volto dell’uomo sembra quasi palpabile quando finalmente il suo sottoposto obbedisce alle sue istruzioni religiose e finalmente infila un cazzo duro e rampante direttamente nel suo piccolo dildo desideroso.
La scopata che ne deriva è indubbiamente una gioia per gli occhi e non c’è da sorprendersi se non ci vuole molto prima che Salvi sputi un bel po’ di sperma mentre Smallwood colpisce da sotto. Quando il giovane Smallwood dimostrerà la sua bravura, sarai davvero esausto!
